Lo stile cosiddetto “shabby” nasce in Inghilterra, dove tutto ciò che è vintage è bello e soprattutto non si getta mai via nulla. Infatti questo stile, il cui nome significa “usurato”, intende dare una nuova vita e una nuova bellezza a oggetti e arredi che altrimenti andrebbero buttati via. Si aggiunge poi la parola “chic” perché appunto non si tratta di uno stile trasandato ma anzi molto di moda, molto trendy.
Tutto ciò che è vecchio, se restaurato a dovere, può diventare “shabby chic” e può rendere una casa veramente interessante. Che siano mobili della nonna, oggetti del decennio passato, vecchie chincaglierie della casa di campagna … basta saperci fare e si donerà alla casa un aspetto molto più “moderno” di quanto non sembri. Ex espressione della borghesia, oggi lo shabby chic è simbolo di una nuova generazione che non dimentica il passato.
Come nasce lo shabby chic
Quando nacque, a inizio Novecento, lo stile dell’ “usurato” regnava soltanto nelle case inglesi, nel segreto delle stanze private di ognuno. Fu soltanto quando varcò l’oceano, negli anni Ottanta del XX secolo, che divenne uno stile. Successe ovviamente negli Stati Uniti dove quell’arredamento particolare divenne il preferito degli intellettuali medio-borghesi e degli artisti.
Dagli USA lo stile shabby è tornato in Europa come una moda molto originale, da adottare immediatamente. Ed ecco che ha preso piede specie nelle grandi città, negli ex appartamenti industriali dove il “vecchio ben restaurato” completava in modo elegante la stravaganza degli ambienti un po’ bohemien.
Elementi tipici dello stile
Un oggetto non è “shabby” solo perché vecchio e consumato. Deve essere vecchio sì, segnato dal tempo, ma anche ben restaurato ed esteticamente bello da vedere. Il restauro e i colori tenui sono le basi su cui si fondano tutte le altre regole dello shabby. Alcuni elementi sono insostituibili: le poltrone Luigi XVI, i lampadari di cristallo, i mobili bombati, una bilancia vecchio stile, una vasca da bagno in ghisa.
Via libera anche al ferro battuto, ai cassettoni, ai bauli, ai vasi e alle candele. Anche i tessuti hanno una loro classificazione shabby: i centrini all’uncinetto della nonna, le tende di lino, i tappeti ruvidi, i vecchi plaid. I corredi fatti a mano sono da esporre un po’ ovunque senza paura.
Il soggiorno in stile shabby chic
Il vostro soggiorno in stile shabby chic vedrà sicuramente dei bei divani morbidi, bombati, ricchi di arzigogoli barocchi oppure, al contrario, a stampe floreali secondo lo stile country britannico e provenzale. La poltrona Luigi XVI è perfetta per questo ambiente o in alternativa la sedia a dondolo con i cuscini ricamati, se volete esaltare più l’aspetto country.
Tavolo centrale e sedie saranno o laccati oppure, in alternativa, rustici ridipinti ad arte. Credenze in legno, antiche e restaurate, magari abbellite da porcellane o argenteria completeranno il panorama insieme ai vecchi bauli della nonna. Centrini, ricami, velette possono gareggiare con le tende di lino per quanto riguarda la parte dei tessuti, mentre i tappeti più sono “pelosi” e meglio è. Infine i colori. Guai a sgarrare! Devono mantenersi tenui, delicati, gentili … verde chiaro, celeste, ciclamino, bianco o grigio.